Buon volo, Maggiore
È ormai da anni che non respiro giornalmente l’odore di cherosene tipico dei jet, ma nonostante ciò la passione di volare sui caccia non mi ha mai abbandonato. Per controbattere la nostalgia, un giorno cominciai a scrivere, con tratti umoristici, i ricordi dei tanti voli. Inoltre, utilizzando alcune caricature ex-piloti del 101° Gruppo che non avevo mai conosciuto, abbinai ad ogni avventura di volo ora l’uno ora l’altro di questi protagonisti, tutti legati tra loro dal forte spirito di corpo e dalla goliardia che caratterizzavano un tempo i Gruppi di volo, divisi da sempre da una sola rivalità: essere piloti di caccia-bombardieri o di caccia-intercettori.
La letteratura aeronautica comprende numerosi libri tecnici e riviste specializzate che forniscono descrizioni degli aerei e dell’operatività della nostra Aeronautica Militare. I miei scritti sono in- vece opere di narrativa che, tramite storie romanzate e aneddoti, permettono una “incursione” in un mondo abbastanza sconosciuto alla maggior parte delle persone. Tale approccio ha avuto il riconoscimento della Giuria del VII Premio Letterario Aerospaziale, «G. Douhet», presieduta dal Generale pilota Mario Arpino, che ha premiato Buon volo, Maggiore con la seguente motivazione:
«Incentrato sulla vita di un immaginario reparto cacciabombardieri dell’Aeronautica Militare, il libro attinge a un vasto serbatoio di aneddoti ed episodi, patrimonio comune di molti reparti della Forza Armata, per costruire i simpatici capitoli attraverso i quali si snoda il racconto. L’autore, a lungo ufficiale pilota nei reparti tattici, tratteggia con abilità un ambiente al tempo stesso credibile e originale, nel quale le inevitabili forzature non incrinano l’equilibrio complessivo che trova la sua forza nella caratterizzazione dei personaggi. Il risultato è un gradevole esempio di letteratura aeronautica italiana, genere poco frequentato e troppo spesso penalizzato dall’insistenza su macchine e dati tecnici». Se nella prima edizione i protagonisti di queste avventure vola- vano a bordo dell’F-16 Falcon, nella ristampa del volume ho voluto accontentare i tanti lettori che amano il G 91 e ho riscritto i racconti a bordo dello Yankee, l’aereo col quale ho condiviso duemila ore della mia vita.
E ora vi invito a salire, con le ali della fantasia, sull’agile e veloce G 91 Yankee.
Buona lettura, anzi… buon volo!
Flavio Babini
alberto parisio
da leggere assolutamente…sembra di essere seduti nell’abitacolo al posto del pilota